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Stalking, la possibilità dell’ammonimento

Art. 612 bis consente una possibilità di tutela importante attraverso la richiesta di
ammonimento
. Infatti: «Fino a quando non è proposta querela, la persona offesa può esporre
i fatti all’autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta».

Nelle sentenze esaminate dal Ministero della Giustizia la richiesta di ammonimento al questore,
precedente alla querela, è stata rilevata nel 5% dei casi. L’ammonimento, ancora non troppo frequente nell’utilizzo, può tuttavia essere uno strumento importante in quanto può (auspicabilmente) interrompere la condotta delittuosa evitando così la querela.

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L’apposizione di un like può essere condotta molesta

Come afferma con sentenza la Cass. pen. sez. V, n. 19363 del 31/03/2021 anche l’apposizione di un like(“mi piace”) su una foto postata dalla persona offesa sulla propria bacheca Facebook, pertanto, può essere ricompresa tra le condotte moleste o minatorie che possono integrare il reato di atti persecutori determinando l’alterazione delle abitudini di vita o il grave stato di ansia o paura indotto nella persona offesa. A tal proposito, la reiterata pubblicazione, sul profilo Facebook dello stesso imputato, di messaggi aventi contenuto minaccioso nei confronti della persona offesa integra l’elemento materiale del delitto di atti persecutori.

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Atti persecutori attraverso l’uso dei social network

Secondo l’orientamento dominante della giurisprudenza di legittimità, confermato dalla Sentenza della Cass. pen. sez. V, n. 1753 del 16/09/2021; in tema di atti persecutori, l’uso di facebook e dei social networks rientra nella nozione di molestia, quale elemento costitutivo del reato riferendosi a qualsiasi condotta in grado di creare una indebita ingerenza o interferenza, immediata o mediata, nella vita privata e di relazione della vittima, attraverso la creazione di un clima intimidatorio ed ostile idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica, anche attraverso il reiterato inserimento di “post” sui “social networks.

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Elementi oggettivi reato stalking

Perchè possa parlarsi di stalking è necessario verificare la sussistenza degli elementi che compongono il reato, ovvero 3 elementi.

  1. reiterazione delle condotte;
  2. il perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, o meglio l’evento;
  3. il nesso di causalità.

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Codice Rosso

Il “Codice rosso” è il modo in cui è comunemente conosciuta la legge 19 luglio 2019, n. 69 (entrata in vigore il 9 agosto dello stesso anno), recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”. Esso interviene, quindi, su una serie di reati in materia di violenza domestica e di genere, con l’obiettivo di velocizzare l’instaurazione dei procedimenti penali e accelerare l’eventuale adozione di provvedimenti a protezione delle vittime: il nome “Codice rosso”, mutuato su quello del triage ospedaliero, indica infatti una sorta di “corsia preferenziale” più veloce per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne o minori.

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Stalking, termini denuncia e pene del reato

La denuncia-querela deve essere presentata entro sei mesi dal verificarsi dell’atto persecutorio. Nel caso in cui la vittima del reato è un minore o affetto da disabilità, si procede d’ufficio. La legge sullo stalking prevede la reclusione da 1 anno a 6 anni e mezzo.

La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

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I tratti dello Stalking

I comportamenti dello stalker annichiliscono la vittima al punto da assoggettarla psicologicamente, portandola a temere per la propria vita o per quella delle persone che le stanno accanto.

Le condotte quindi si connotano per la loro reiterazione nel tempo. Esse devono essere in grado di generare paura, turbamento e ansia nella persona presa di mira che, sentendosi sopraffatta, vede come unica via d’uscita il cambiare le proprie abitudini di vita.

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I comportamenti tipici nello stalking

L’art. 612 bis c.p. disciplina lo stalking, definito come quel comportamento assillante e invadente delle abitudini di vita della vittima, come quella serie di comportamenti intrusivi (appostamenti, messaggi e telefonate insistenti, comportamenti ossessivi) i quali ingenerano nella persona offesa uno stato perdurante di ansia e paura, o addirittura il temere per l’incolumità propria o di altri. Lo stalker è perseguito è punito nei modi previsti dalla legge.

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Stalking

Il reato di stalking si configura quando avvengono atti persecutori reiterati nei confronti della vittima. Tali comportamenti causano uno stato d’ansia e una sensazione di pericolo imminente, modificando lo stato psichico del soggetto. Per difendersi è necessario effettuare una querela.

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I Cinesi in Italia

Come afferma il magazine Cina in Italia, dagli iniziali e sparuti cinquanta cinesi a Milano, oggi la città conta quasi 30mila nuovi cittadini sino-milanesi, oltre 50mila in Lombardia, sugli oltre 280mila che si stimano presenti in Italia. Questi numeri importanti devono far sentire come necessario un rinnovamento delle tradizioni cinesi in Italia che, pur rispettando la cultura dei padri e della madrepatria, possa andare anche verso l’adozione di modelli locali, sia per rispetto della cultura ospitante, che per una necessaria integrazione, pur senza dimenticare le proprie radici.

Nella scrittura cinese, l’Italia ha tre caratteri 意大利 Yi-Da-Li, dove il primo viene scritto con un carattere composto, dove al riparo del tetto di una casa sono ben evidenti il sole e il cuore. In questo straordinario ideogramma sono presenti quasi tutti gli emblemi italiani: la casa, il sole, il cuore.

Oggi, dopo una storia che ha ormai oltre ottant’anni, siamo alla quarta generazione, dove la prima è del tutto scomparsa, ma i wenzhouren sono la comunità straniera più efficiente dal punto di vista commerciale e la Chinatown di Milano è un luogo di attrazione segnalato sulle mappe, dove si unisce l’antico ed il moderno, dove si può assaporare la millenaria cucina imperiale.